
La magia del teatro trasforma l’accoglienza in un’esperienza artistica aperta a tutti! L’Associazione Comunità di Famiglie”Venite alla Festa”, in collaborazione con il Teatro dei Venti e la Coop. Sociale Eortè, porteranno in scena lo spettacolo “Di-stanze, il senso dell’accoglienza”.
Nei weekend del 2/3 e del 9/10 aprile, presso l’Ex Mercato Coperto (P.le Ramazzini, 53 - Carpi), verrà allestito un percorso esperienziale di cinque tappe, durante le quali il pubblico sarà guidato da altrettanti personaggi, dalle caratteristiche tutte da scoprire, a ripercorrere le loro storie e riflettere sul tema della cultura dell’accoglienza.
						
						
						


Promosso dalla nostra Comunità di Famiglie si è svolto lo scorso 10 settembre, nei locali della parrocchia di Limidi di Soliera, un incontro dal titolo “A come Accoglienza”, che ha riunito, in presenza, e numerose come non capitava da tempo di vedere, moltissime persone interessate a mettersi in ascolto (prima vera forma di accoglienza reciproca) per aprire un dialogo, aiutati da alcune riflessioni e testimonianze, sulle proteiformi e multiformi varietà che può assumere...
La consapevolezza delle nostre piccole scelte quotidiane può migliorare la nostra vita e il mondo in cui viviamo? E se fosse già possibile far parte di un’esperienza di finanza e di economia al servizio della gente, e non viceversa?
Mi alzo questa mattina e, mentre apro la finestra, perché arieggiare è uno dei fondamentali della quarantena, scorro subito lo svolgimento della giornata. Devo pensare a quello che farò e possibilmente metterlo in un ordine cronologico possibile.
Mentre questo lungo tempo di convivenza familiare forzata non è ancora al suo epilogo, tutti noi abbiamo attraversato finora, dentro la nostra navicella spaziale domestica, tutta l’intimità familiare mai osata, l’ineluttabile esplosione della primavera disabitata dalle voci, la Quaresima più incredibile mai vissuta...
“Attualmente non accogliamo nessuno... che tristezza, che silenzio. Devo dire che ci sentiamo un po’ smarriti, soprattutto dopo 30 anni di accoglienza ci sentiamo inutili.” 
Ogni mattina mi alzo, nel silenzio della casa, per primo. Ogni mattina, ripeto in modo costante le stesse cose: vado in bagno, preparo la colazione, accendo la radio… Le abitudini certe, che ritrovo ogni mattina, sono parte essenziale del buongiorno. È il momento migliore della giornata. È il mio momento, in solitudine.
Condividiamo la lettera inviata dal Coordinamento comunità familiari dell’Emilia Romagna (

