Il Gruppo di Famiglie “Venite alla Festa” compie 20 anni, e decide di fare qualcosa per celebrare il suo compleanno, che parli di accoglienza, ma non solo di affidi.
Come suo solito costituisce un gruppo di lavoro, che deve pensare, organizzare e realizzare il progetto. E questo progetto oggi si chiama Di-stanze. Ne parlo con Francesca, una del gruppo.
Francesca, come nasce questa idea?
Abbiamo voluto creare un appuntamento un po’ diverso dal solito. Non volevamo fare un incontro pubblico, al quale avrebbero partecipato solo le persone già interessate a questo tema. Volevamo qualcosa che si sentisse sulla pelle, più che nelle orecchie. Ne abbiamo parlato nel gruppo e ci siamo detti che ci sarebbe servito un aiuto qualificato.
Un aiuto qualsiasi?
Volevamo qualcuno che fosse capace e con fantasia. Ci è venuto in mente il Teatro dei Venti, conosciuti da alcuni di noi, che fanno teatro e non solo. Li abbiamo incontrati.
E cosa avete raccontato loro per farvi capire?
Qualsiasi cosa ci veniva in mente, gliela dicevamo: facciamo una mostra interattiva? Oppure portiamo la gente in un posto speciale. Comunque qualcosa che fosse un’esperienza, qualcosa di impatto.
E il Teatro dei Venti ha capito…
Loro hanno esperienza di teatro e ci propongono un’esperienza teatrale costruita come un itinerario. Hanno messo un’idea di base, poi ne abbiamo parlato e poi ci hanno invitati tutti a Gombola per parlarne ancora tutti insieme un giorno intero. E ne è uscito un invito allo spettatore, che arriva, ma non si siede e percorre un itinerario in scenari diversi tra loro e tutti gli lasceranno un’emozione, un pensiero, una esperienza.
Interessante. Fammi un esempio per capire meglio: chi verrà, chi incontra, cosa vede?
Eh, no! Così corri troppo. La sorpresa e l’essere disposti a farsi sorprendere sono il sale di questo appuntamento. Ti posso dire che il titolo è Di-stanze, nato dopo tante idee, frutto anche dei tempi che stiamo trascorrendo, ma evocativo di alcuni contesti dell’accoglienza.
Ormai siamo arrivati alle date in cartellone
Sì, saranno il 2, 3, 9 e 10 aprile a Carpi, nell’edificio dell’Ex Mercato. Abbiamo anche cercato degli sponsor per retribuire gli artisti e abbiamo trovato la bellissima disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e della BPER banca.
Abbiamo molta fiducia in questa idea; - continua Francesca - Ci piacerebbe che venissero persone che abbiano voglia di scoprire l’accoglienza e, perché no? arrivare poi a mettersi in gioco.
Di-stanze è un gioco di parole che ha il desiderio di avvicinare, proprio quando questi mesi di pandemia ci hanno imposto quelle distanze che nessuno vorrebbe avere, accentuando la diffidenza all’accoglienza. Vorremmo lasciare la nostra passione per l’accoglienza.
Intervista di Vittorio Reggiani a Francesca Mazzi, Venite alla Festa