La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione del fascicolo relativo a Don Mattia Ferrari, ritenendo irrilevanti le minacce della mafia libica nei confronti del cappellano della Mediterranea Saving Humans, che presta soccorso ai migranti in mare.
Quello che risulta grave e lesivo della libertà personale è quanto scritto nella richiesta di archiviazione, che da un lato sminuisce le intimidazioni a Don Mattia (ricordiamo che per ragioni di sicurezza è da tempo sotto radio sorveglianza) e dall’altro intende attribuirgli la colpa di avere scatenato le reazioni violente con la sua esposizione pubblica.
Ci pare che questo segnali con evidenza che lo strenuo impegno di Don Mattia nella missione umanitaria e pastorale risulti fastidioso e scomodo non soltanto all’illegalità organizzata. Quanto evidenziato, inoltre, ci sembra sottendere una posizione che penalizza la vittima attribuendole la colpa della provocazione. Oggi è capitato a Don Mattia Ferrari, ma ieri e domani è successo e succederà ad altre vittime della violenza che “se la sono cercata”. Le donne ne sanno qualcosa.
Vogliamo quindi esprimere la più profonda stima e tutta la solidarietà a Don Mattia Ferrari, che non deve mai sentirsi solo in questo impegno verso gli ultimi, gli sfruttati e gli esclusi, che dovrebbe essere di tutti.
La mafia uccide, il silenzio pure. (Peppino Impastato)
Comunità di famiglie
"Venite alla festa"