La nostra comunità ha compiuto 20 anni. Domenica 17 febbraio abbiamo festeggiato i nostri primi 20 anni con una Messa di ringraziamento in San Bernardino Realino, presieduta da monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena, alla quale è seguita una cena di festa con quasi 200 amici nei saloni della parrocchia di Limidi.
Ma prima dell'inizio della S. Messa il saluto di Roberto a chi è venuto a festeggiare insieme a noi!
Buona sera a tutti e ben arrivati.
Accomodatevi pure e mettetevi tranquilli e rilassati, abbiamo tempo e ce lo prendiamo tutto. Quando si festeggia non si guarda l’orologio e tantomeno il cellulare.
State bene?
Siamo tanti… vorrei a nome di tutti darvi il benvenuto e il nostro più sentito grazie per essere qui questa sera. Se siamo qui è perché le nostre vite per un qualsiasi motivo si sono intrecciate le une con le altre e hanno creato relazioni e sviluppato sogni….
Da come avete potuto notare durante il canto iniziale il primo segno di questa celebrazione è stato quello di addobbare l’albero spoglio con le foglie. Su ogni foglia sono indicati i nomi di tutti i “figli” accolti nelle nostre famiglie, foglie che hanno portato linfa vitale all’alberello e a tutti noi. Foglie che hanno dato speranza di costruire un mondo accogliente e hanno ricevuto il coraggio di vivere la vita fino in fondo.
Le offerte che raccoglieremo in questa S. Messa saranno devolute alla Casa della Carità di Tongarivo in Madagascar per le famiglie in grave situazione di difficoltà. In particolare si acquisteranno medicine e alimenti.
Mi è stato dato l’incarico di raccontarvi il motivo per cui siamo stati invitati a questa Festa.
Lo scrivere e il parlare non é tra i miei doni ma ci accontenteremo. Chiedo scusa se le mie parole non riusciranno a raccontare in modo chiaro e comprensibile quanto in questo momento è racchiuso nel mio cuore. Abbiate pazienza e perdonatemi.
Perché siamo qui?
Desideriamo celebrare insieme 20 anni del Venite alla Festa e rendere grazie al Signore per il dono che ci è stato fatto.
Questa occasione per festeggiare i 20 anni capita nel momento più opportuno, dove il quotidiano è duro, fastidioso, molti di noi vivono sofferenze e difficoltà, tutti abbiamo bisogno di questi momenti di celebrazione e di meraviglia per nutrire i nostri cuori e ridonarci speranza.
Ma iniziamo…
C’era una volta… un sogno, nato tra la grassa terra Padana, bianca di gelo e di nebbia d’inverno; bollente e afosa d’estate e l’Isola Rossa, il Madagascar che si posa tra il Mozambico e l’Oceano Indiano ricca di colori magnifici e di immensa povertà.
Lo spirito scout, la testimonianza delle Case della Carità, l’esperienza di Dio fatta nel povero, hanno acceso una fiamma in quello spazio, in quel tempo dove si realizzano i sogni di alcune famiglie giunte da strade diverse che comprendono che la vita vale la pena spenderla per il Signore, certi che nulla può essere più prezioso della serenità di essere là dove il Signore ti vuole.
Questo gruppetto di famiglie ha chiaro che la sua vocazione è quella al matrimonio ma all’interno di essa ogni famiglia vive la propria missione nel mondo e nella Chiesa. Crede, oggi possiamo dire a ragione, che la vita comunitaria può aiutare ad individuare meglio il carisma specifico di ognuna che può tradursi in scelte di accoglienza, in un impegno particolare nel Sociale, nella Chiesa e nella vita di preghiera.
Così queste prime famiglie, un po' strane e molto sgarrupate, chiedono al Vescovo di Carpi una casa per avere la possibilità di realizzare concretamente questa comunità. Il Vescovo sta ancora ridendo…. ma non volendo congedarci a mani vuote ci disse che c’era un “buon prete” che doveva fare penitenza e così subito dopo arrivò Don Douglas per accompagnarci da vicino e celebrare la S. Messa settimanale nelle case di ogni famiglia a turno.
…e qui ebbe inizio la storia.
Grazie al Vescovo che ebbe questa intuizione, le fondamenta della nostra storia poggiano sull’eucarestia settimanale che è sempre stata al centro della nostra comunità: cuore propulsore.
Gruppo di famiglie, associazione, famiglia di famiglie ed infine comunità di famiglie, passaggi di un percorso che ha segnato la vita di coloro che hanno sentito il desiderio di mettersi in gioco.
Una Comunità di famiglie sempre inquieta, in movimento che si allarga perché oggi arriva un figlio e domani si estende perché ne partono due. Una Comunità di famiglie che si allarga, si allunga, si china, zoppica, soffre, che chiede scusa, canta e balla… una famiglia che fa Festa.
Una Comunità di famiglie in cui si rinnova il nostro bene reciproco nonostante gli anni di convivenza che ci hanno permesso di conoscerci talmente bene da non poterci più nascondere dietro nulla. Potete immaginare dopo tanto tempo riuscire ancora a sopportare me o Batos o Facco… questo vuol dire proprio avere fede!! Il nostro stare insieme è una vera palestra di pazienza e amore.
Siamo una Comunità di famiglie che nonostante le tante difficoltà ha cercato negli anni di tenere sempre aperta la propria porta o come meglio chiamarla oggi il proprio “porto”! Il “porto” è un luogo che rappresenta la speranza, il calore, la sicurezza.
Pensate se non fosse stato così, se avessimo chiuso i nostri porti, non avremmo avuto la gioia di accogliere, portati dal vento del mare: Maria, Bruna, Enea, Mohamed, Kaur, Cais, Pamela, Lele, Chanel, Leo, e tantissimi altri.
E siamo qui oggi… per ringraziare il Signore del vissuto e dei tanti doni ricevuti, per averci fatto incontrare e per esserci sentiti sempre accolti dal Padre.
E siamo qui oggi… per ringraziare il Signore dei doni dell’Associazione La Festa il nostro Gruppo di Acquisto Solidale e della Cooperativa Sociale Eortè l’espressione di una responsabilità imprenditoriale nel sociale, entrambi frutti dei talenti di ognuno di noi.
E siamo qui oggi… per ribadire che ci impegneremo continuamente ad accogliere quanti ci camminano accanto, siano essi genitori, figli, fratelli, amici o sconosciuti, regolari o non, con i nostri limiti e talenti, le nostre fatiche e speranze.
E siamo qui oggi… per dirvi che se il Signore ci dara la possibilità di farlo vogliamo far Festa in ogni istante della nostra vita, pertanto non ci resta che ribadire a tutti voi: VENITE ALLA FESTA.
Un abbraccio fraterno a tutti,
Roberto Zanoli e tutte le famiglie della la comunità "Venite alla festa"